AGENDA PASTORALE
nero = calendario PARROCCHIALE -- blu = calendario COMUNITA' PASTORALE -- viola = PASTORALE GIOVANILE
EDITORIALE
QUEL TESTAMENTO DA LEGGERE
Ogni anno il 17 gennaio ricorre la Giornata per il dialogo ebraico-cristiano. Certamente un’occasione per esperti e super specialisti, mentre per la gente comune l’enunciazione dice poco.
Un richiamo tuttavia si apre nella vita quotidiana di ogni cristiano: la Bibbia – che noi leggiamo come Parola di Dio – in gran parte è costituita da quello che chiamiamo Antico o Primo Testamento. Nelle Messe spesso la prima lettura proviene da uno dei 46 libri della prima parte della Bibbia: libri storici, testi profetici e sapienziali, poesie e preghiere dei Salmi.
Da sempre questi scritti suscitano perplessità: Dio si compiace della sua creazione – vide che era cosa buona –, ma con ira distrugge l’umanità infedele come nel diluvio o a Sodoma e Gomorra.
Si alternano promesse di alleanza tramite l’annientamento del nemico (l’esercito del Faraone, per es.) e pagine di intensa tenerezza come nel Cantico dei Cantici. I Salmi scavano nel profondo dell’animo di chi vive tutte le esperienze umane: malattie, persecuzioni, tradimenti, ma anche la ricerca di sicurezza in Colui che sempre è pastore e guida in una valle oscura.
Gesù cita spesso l’Antico Testamento per ricordare che in Lui si trovano la pienezza dell’annuncio divino e la definitiva immagine di Dio, capace di misericordia senza condizioni. I profeti ne parlavano come di Colui che avrebbe inaugurato un tempo di grazia e di pace. Senza Gesù, l’Antico Testamento resta enigmatico; solo con Lui la rivelazione di Dio è completa. Alla luce di Gesù possiamo ascoltarlo e leggerlo con interesse e curiosità, senza timore.
don Gianni
Orario sante Messe
Orario Ss Messe
(tutte nella chiesa parrocchiale):
Lunedì ore 8,30
Martedì ore 8,30
Mercoledì ore 8,30
Giovedi ore 18,30
Venerdi ore 8,30
Sabato ore 18,30 (prefestiva)
Domenica ore 9,00 - 11,00 - 17,30
Omelie di don Carlo
LEGGI I TESTI DELLE OMELIE DI DON CARLO
Un po' di numeri...
Anno | 2020 | 2019 | 2018 | 2017 | 2016 | 2015 | 2014 | 2013 | 2012 | 2011 |
Battesimi | 10 | 28 | 44 | 38 | 40 | 29 | 39 | 37 | 37 | 44 |
Prime Comunioni | 55 | 70 | 77 | 57 | 63 | 57 | 52 | 57 | 50 | 55 |
Cresime | 60 | 76 | 57 | 60 | 55 | 53 | 105** | 56 | 38 | 52 |
Matrimoni | 0 | 1 | 4 | 9 | 5 | 8 | 4 | 3 | 5 | 5 |
Funerali | 51 | 65 | 41 | 51 | 47 | 50 | 50 | 47 | 51 | 49 |
** Cresima impartita a due classi di età |
Giornata della Pace
il messaggio di papa FrancescoLITURGIA DELLE ORE
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RUBRICHE
IL SANTO DELLA SETTIMANA
21 GENNAIO – santa Agnese
Agnese nacque a Roma da genitori cristiani, appartenenti ad illustre famiglia patrizia, nel III secolo. Decise di consacrare al Signore la sua verginità. Quando era ancora dodicenne, scoppio una persecuzione e molti furono i fedeli che s’abbandonavano in massa alla defezione. Agnese rimase fedele al Cristo e gli sacrificò la sua giovane vita. Fu denunciata come cristiana dal figlio del prefetto di Roma, invaghitosi di lei e da lei respinto per mantenere fede al suo voto di verginità. Gettata nel fuoco, questo si estinse per le sue orazioni, fu allora trafitta con colpo di spada alla gola, nel modo con cui si uccidevano gli agnelli. Per questo nell'iconografia è raffigurata spesso con una pecorella o un agnello, simboli del candore e del sacrificio. S. Ambrogio e S. Damaso hanno esaltato il suo esempio e il suo nome è scritto nel canone della messa. La principessa Costantina, figlia di Costantino il Grande, fece erigere in suo nome una chiesa sulla via Nomentana dove ogni anno, il 21 gennaio, due agnelli allevati da religiose vengono benedetti e offerti al papa perché dalla loro lana siano tessute le bianche stole dei patriarchi e dei metropoliti del mondo cattolico. E' patrona delle giovani, dei Trinitari, dei giardinieri, degli ortolani e protettrice della castità. La data della morte non è certa, qualcuno la colloca tra il 249 e il 251 durante la persecuzione voluta dall'imperatore Decio e ordinata dal prefetto di Roma Sinfronio, altri nel 304 durante la persecuzione ordinata da Diocleziano.
LA FONTANELLA