2 Aprile: sant’Abbondio, vescovo
Ignoti il tempo e il luogo della nascita, la prima data certa della sua biografia è il 17 novembre del 440: in quel giorno Abbondio, già collaboratore del vescovo Amanzio in Como, riceve la consacrazione episcopale come suo successore. Ma il papa Leone I Magno ha bisogno di lui per un compito tutt’altro che tranquillo: deve andare a Costantinopoli come legato pontificio presso l’imperatore Teodosio II. E lì Abbondio dovrà ristabilire in modo duraturo l’unità nella fede, dopo il lungo conflitto dottrinale suscitato dal vescovo Nestorio e dall’archimandrita Eutiche.
Morto l’imperatore Teodosio II nel 450, Abbondio a Costantinopoli trova il suo successore Marciano: e a lui Abbondio ribadisce con franchezza la dottrina cattolica sulle due nature in Cristo. E porta a termine la missione facendo accettare il documento pontificio da tutti i vescovi d’Oriente. Dopo una missione analoga nel Nord dell’Italia, egli può infine essere vescovo di Como a tempo pieno. E questo significa farsi missionario, annunciando il Vangelo nelle regioni montane, nella zona di Lugano e in altre terre non ancora cristianizzate. Il diplomatico e teologo diventa predicatore. E muore in un giorno di Pasqua, dice un testo dell’epoca, appunto dopo aver predicato. Ma non si conosce con certezza l’anno della morte, indicato da alcuni nel 469, da altri nel 488 o nel 499.
Il Martyrologium Romanum lo ricorda il 2 aprile, mentre la diocesi di Como lo festeggia il 31 agosto.