IL SANTO DELLA SETTIMANA

 

 

 

18 luglio – san Materno, vescovo

Non conosciamo con certezza né l’anno d’inizio del pontificato (dovrebbe essere stato il 316) né quello della morte (forse il 328). Fu il settimo vescovo di Milano e gli dobbiamo con ogni probabilità la basilica dei Santi Nabore e Felice, che fece costruire, per accogliere i corpi d’esempio ad Ambrogio, il quale, analogamente, volle essere deposto tra Gervasio e Protasio. Anche la traslazione di Nabore e Felice pare si debba ad una donna «pia e religiosa», Sabina, che persuase il vescovo Materno ad accogliere nel «grembo materno» della Chiesa di Milano i due martiri, perché qui «li facesse nascere alla risurrezione della vita eterna». Ciò ci permette sia di pensare che la devozione di Materno per i martiri fosse nota, sia che tale fosse il suo stile di governo, come insegnerà Ambrogio: «La benevolenza è come la madre comune di tutti, stringe indissolubilmente le amicizie, è fedele nel consigliare, lieta nella prosperità, triste nella sventura: ognuno si affida al consiglio d’una persona benevola più che a quello d’un sapiente». Il volto di San Materno ci è conservato negli splendidi mosaici di San Vittore in Ciel d’oro nella basilica di Sant’Ambrogio.